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La Madòna (La Madonna)

« Primo giorno di quaresima, ma a Treviglio oggi è festa, è "la festa", ossia la Madòna de Sant'Üstì, è la Madonna di Sant'Agostino, che poi sarebbe la Madonna delle Lacrime.
Il 28 febbraio 1522, alle ore otto del mattino, quando l'esercito francese del generale Lautrec si accingeva a saccheggiare Treviglio, un'immagine della Vergine, dipinta sul muro del campanile del monastero delle Agostiniane cominciò a piangere.
Il Lautrec depose ai piedi dell'Immagine l'elmo e la spada e Treviglio fu risparmiata.
Non c'è trevigliese che non conosca questo episodio della storia cittadina, forse documentato come nessun altro, non solo perchè elmo e spada ancora si conservano, come si conserva l'Immagine, oggi sull'altare del Santuario, ma perchè di esso esiste una documentazione privata e ufficiale contemporanea dell'evento davvero nutrita.
Forse questa è una delle ragioni per cui la festa è ancora viva dopo 457 anni, insieme col fatto che essa risveglia nei trevigliesi sentimenti di fede religiosa e di amore per la loro città.
Sentimenti forse oggi morti in parecchi di loro, ma in altri ancora vivi, eredità di uno spirito trevigliese che non muore veramente mai.»

(Tullio Santagiuliana. Töcc i de ga n'è üna, 1979)